Mi sono sempre chiesto perchè le scuole si mettano a “buttare” migliaia di euro per utilizzare una tecnologia imperfetta e costosa come quella rappresentata dalle lim. Ne ho, ormai da anni, una in classe e il fastidio di scrivere con la mia ombra che si proietta sullo schermo è esagerato. Oltretutto l’uso passa attraverso continui malfunzionamenti, continue revisioni e nuove ricalibrazioni. Il fastidio, inoltre, è acuito dall’imprecisione del puntatore. Non per niente Google per la sua Jamboard usa ben altra tecnologia. Per farti un’idea sulla jamboard puoi dare un’occhiata al seguente link: https://cloud.withgoogle.com/hardware/products/5634081654046720/jamboard-cobalt-blue. Penso che le scelte delle scuole siano fatte sulla base di pura ignoranza e un pizzico, e anche più, di scarsa umiltà. Da parte di chi? Datevi tranquillamente la risposta da soli.
Poiché la mia vuol essere una critica costruttiva di seguito indicherò quale sia, per me, il giusto compromesso costo/funzionalità/resa. Fermo restando che un discreto pc non dovrebbe scendere al di sotto di una cpu I3, il resto sarebbe tutto risparmio rispetto a una tradizionale lim. Vediamo:
1 – staffa da soffitto (dai 7 ai 30 euro);
2 – schermo per proiettore (da 20 a 50 euro);
3 – videoproiettore (minimo 100 euro);
4 – tavoletta grafica (da 50 a 100 euro);
5 – cavettereia varia (70 euro rimanendo larghi)
6 – software open source per lim (gratis).
Totale (escluso pc): 350 euro circa
La domanda è: funziona?
Funziona tutto e molto bene! Considerando che posso scrivere sulla “MIA LIM” anche stando comodamente seduto in cattedra e senza l’ombra del mio corpo che ne impedisce la corretta visuale.